Siamo davanti alla Cattedrale, cuore spirituale e storico di Albenga. Questo edificio sorge proprio al centro geometrico della città romana e rappresenta uno straordinario esempio di continuità: dall’età tardo antica fino a oggi, la chiesa è rimasta sempre luogo di culto e centro della comunità cristiana.
La sua storia è fatta di trasformazioni. La prima chiesa, di epoca tardo romana, aveva tre navate; nel medioevo, per secoli, si utilizzò solo quella centrale, mentre le laterali divennero aree cimiteriali. Con la crescita della città e del Comune, tra XI e XII secolo, la Cattedrale venne ampliata e riportata alla sua imponenza originaria. Nel Cinquecento, dopo il Concilio di Trento, subì un profondo restyling: pavimento rialzato, colonne inglobate in pilastri massicci, nuove finestre e volte più luminose.
La facciata che vedete conserva parti protoromaniche, con aggiunte medievali e un rosone del primo Novecento. Il campanile, invece, è un capolavoro gotico ligure: fu ricostruito tra il 1393 e il 1398, e la sua eleganza slanciata racconta la raffinatezza di quel periodo.
All’interno, grazie ai restauri del Novecento, sono tornate visibili le diverse fasi storiche dell’edificio: colonne e archi medievali, resti di affreschi, tracce dell’altare tardo antico sotto il presbiterio. Da non perdere la cappella absidale destra, che custodisce una splendida tavola della Pentecoste del pittore pavese Pietro Francesco Sacchi, e l’imponente organo in controfacciata, con cassa lignea seicentesca e strumento ottocentesco dei fratelli Serassi di Bergamo.
La Cattedrale è molto più che un edificio: è una memoria vivente di quasi duemila anni di storia, fede e arte, che ancora oggi accompagna la comunità di Albenga.
Tappa successiva
Pronto per la prossima tappa?
Utilizza la mappa per spostarti al punto successivo: Palazzo Vecchio del Comune e la sua Torre
Premi sul bottone“Vai alla tappa successiva” , che trovi qui a fine pagina, per accedere al relativo contenuto.