12. La Via Bernardo Ricci e i Quattro Canti

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Percorrendo via Bernardo Ricci verso ovest dalla piazza di San Michele, ci si immerge tra case medievali e rinascimentali che raccontano la storia urbana di Albenga.

Sulla sinistra, dopo il Palazzo del Municipio, si incontra la casa Fieschi Ricci, con il grande portale in ardesia e portali interni finemente decorati, ornati da iscrizioni tratte da brani biblici e classici. Nel vicolo laterale, la parete in piccoli conci di pietra (XI-XII secolo) ospita una elegante monofora con capitello a stampella. Proseguendo, alcune logge e case ospitano oggi moderne attività commerciali, ma conservano il fascino antico della città.

Sul lato opposto, si nota il palazzo episcopale, con la torre angolare in alto paramento di pietra, e la facciata quattrocentesca decorata a fresco, datata 1463 e attribuita al vescovo Napoleone Fieschi.

Si raggiunge quindi la caratteristica loggia dei Quattro Canti, incrocio tra il cardine massimo e il decumano, le vie principali della città romana. La loggia, aperta per ampliare la viabilità, risale al Trecento e mostra due stili diversi: un arco a tutto sesto e un arco ogivale, a testimonianza di un periodo di transizione architettonica.

L’incrocio è dominato da due torri che controllavano i diversi tratti stradali: la torre Della Lengueglia-Lodolo D’Oria, più antica, con alto paramento in pietra e finestre bifore trecentesche, e la torre Della Lengueglia-Rolandi Ricci, datata a un periodo leggermente più recente, con paramento in grossi conci squadrati di altezza minore.

 

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