La Torre Oddo, alta circa 30 metri, è uno dei simboli di Albenga. Fu costruita tra il XII e il XIV secolo, quando le famiglie più influenti edificavano le cosiddette “case torri”: abitazioni fortificate, ma anche veri e propri simboli di potere.
La torre ha una base quadrata di 4 metri per lato, con struttura in mattoni su base in pietra. È inglobata nel Palazzo Oddo, e le due strutture sono collegate da aperture interne. È l’unica torre della città completamente intonacata e decorata fino alla cima, con motivi a finte bifore e bifore romaniche autentiche all’ultimo piano.
In cima, una merlatura ghibellina – la tipica "coda di rondine" – racconta la posizione politica della città medievale.
Il primo documento che cita la torre è un testamento del 1625. Il giurista Gian Maria Oddi donò torre e palazzo alla città, a patto che venisse istituita una scuola e che fosse costruita una chiesa dedicata a San Carlo Borromeo, patrono dei maestri. La chiesa fu costruita nel 1637 e collegata direttamente al palazzo. Quando il collegio si trasferì nel 1940, l’edificio restò inutilizzato fino al 1979, poi acquistato dal Comune. I lavori di restauro terminarono nel 2006.
Oggi, Palazzo Oddo è un importante centro culturale gestito dalla Fondazione Gian Maria Oddi. Ospita la mostra "Magiche Trasparenze", la Biblioteca Civica, l’associazione Musikalische Wunderkammer, l’Unitre, una sala conferenze e mostre temporanee. La chiesa di San Carlo è oggi un auditorium.
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