ALTA VIA BAIA DEL SOLE
Da Albenga, Regione Doria, (freccia direzionale con segnavia ) si imbocca la carrozzabile che sale in Regione Monti. Sempre seguendo il segnavia, dopo due tornanti si svolta a sinistra sulla pedonale acciottolata che porta alla Via Julia Augusta (necropoli romana) e subito dopo si riprende a destra la strada asfaltata percorrendola in salita per circa 200 metri finché, sempre dritto, si prende un largo sentiero sassoso e scosceso che fiancheggia alcune ville.
A destra si domina con lo sguardo la piana di Albenga, il suo centro storico e il bacino del fiume Centa.
Salendo si raggiunge una strada sterrata che si percorre a sinistra e, sempre seguendo la segnaletica, per strada sterrata e sentiero, dopo alcuni minuti si arriva ad uno spiazzo con pilone votivo (h. 0,45).
(Pilone votivo detto “La Madonnetta”)
Lasciato sulla destra l’itinerario che corre in piano, si prosegue in una rada boscaglia di pini pun-teggiata da cisto, erica e corbezzolo.
Percorso un centinaio di metri si stacca sulla sinistra una “variante” dell’itinerario principale dell’Alta Via, chiamata “sentiero dell’onda” (descrizione in calce) che corre completamente sul mare per ricongiungersi ad esso subito dopo il Monte Bignone.
Il sentiero corre ora poco sotto il crinale, sul lato rivolto verso l’entroterra.
Sempre in leggera ascesa si giunge al “bucchin di erxi” (colletto dei lecci) dove si incrocia un sentiero che scende al Piazzale della’antica Chiesetta di S. Croce di Alassio.
Poco dopo siamo sul Monte Bignone (m.520 – h. 1,30). Sulla cima ,ormai coperti dalla vegetazione, vi sono i resti di alcune fortificazioni e i ruderi di una casermetta risalenti all’ultimo conflitto.
Il panorama è stupendo: sconfina sul Golfo Ligure, si gode la vista di Alassio e tutto l’entroterra albenganese con le sue valli, fino allo scenario delle vette della Alpi Liguri ancora innevate fino a tarda primavera.
Proseguendo nel cammino si percorre per poco la cresta quindi, dopo un passaggio in discesa un po’ delicato, si arriva alla Sella del Bignone, dove risalta un pilone dell’alta tensione.
Qui si incrocia, a sinistra, il sentiero che sale dalla frazione Solva e dalla variante “sentiero dell’onda”.
Vedere capitolo “sentieri di raccordo e vie di fuga” – sentiero n. 1
Ora il percorso è molto agevole per continui ma modesti dislivelli. Sempre con un’ampia vista sul golfo di Alassio si sfiora la sommità del Monte Castellaro (m. 516) e si raggiungono le pendici del Monte Pisciavino. Onde evitarne la cima dove una serie di antenne e ripetitori deturpa il paesag-gio, si aggira la montagna a nord-ovest attraversando un bellissimo bosco di lecci, roverelle e ca-stagni che, nelle giornate calde, porta un notevole refrigerio.
(Casella dei pastori)
Dopo pochi minuti si incontra una “casella”, tipica costruzione-ricovero per pastori ancora in buon stato di conservazione, e si prosegue fino a riemergere alla vista del mare, correndo parallela-mente alla carrozzabile che da Alassio porta alla Madonna della Guardia.
P
Vedere capitolo “sentieri di raccordo e vie di fuga” – sentiero n. 2
oco oltre si incrocia il sentiero che scende in città passando per Vegliasco e Madonna delle Grazie.
Procedendo verso il Santuario, ormai bene in vista, si passa accanto ad un ripetitore, si continua per poche decine di metri lungo la strada asfaltata, si risale nella macchia e si raggiunge un’entrata laterale nella cancellata di cinta della Chiesa.
(Santuario Madonna della Guardia)
Di fianco al Santuario è situata una confortevole area pic-nic (m. 586 – h. 3,15).
Il Santuario della Madonna della Guardia fu costruito nel 12° secolo, datando a quel periodo la sua abside semicircolare. Ha subito diversi restauri, ingrandimenti e ricostruzioni nel 16° e 17° secolo e non presenta particolari interessi architettonici, ma la sua posizione, con la splendida vista sul mare e sulle montagne, vale da sola quale attrattiva per un’escursione. E’ il posto ideale per riposarsi e rifocillarsi.
Dal sagrato del Santuario si scende al grande piazzale sottostante dove, dal lato monte, parte il sentiero che, con alcuni gradoni, continua verso ovest, in leggera pendenza, fino a raggiungere l’incrocio delle strade asfaltate provenienti da Alassio e da Caso. Pochi metri a sinistra ha inizio la pedonale che porta alla frazione di Moglio.
Vedere capitolo “sentieri di raccordo e vie di fuga” – sentiero n. 3
Noi invece continuiamo attraversando la carrozzabile e, pochi metri in direzione nord e poi a sini-stra, saliamo lungo il recinto di “Villa Gerda” con un ripido ma corto sentierino che porta alla som-mità di una collinetta dove si erge un vecchio rudere chiamato “Torre Pisana” (vecchio mulino a vento risalente al ‘600).
(“Torre Pisana”)
L’itinerario poi cala rapidamente e sbuca presso il Ristorante-Bar “La Crocetta” (m. 355 – h. 4,00).
Ora si segue il nastro asfaltato che porta in località San Bernardo dove sorgono i resti della Chie-setta Seicentesca distrutta dal terremoto del 1887.
A sinistra una pedonale acciottolata porta ad Alassio, in Via Solferino.
Vedere capitolo “sentieri di raccordo e vie di fuga” – sentiero n. 4
Sulla destra riparte il nostro sentiero che sale leggermente fino a toccare Poggio Brea (m.371).
Quest’ultimo tratto è chiamato “Percorso Verde”, è dotato di particolari attrezzature per esercizi ginnici e recentemente vi è sorto un “Parco Avventura” (h. 4,45).
Si scende ora su un terreno ripido e sassoso che porta ad una sella. Da questo momento cambia la segnaletica che passa dai due cerchi rossi in campo bianco, che ci hanno accompagnato da Albenga, ad un rombo i campo bianco
Si segue la sterrata che percorre il crinale sopra Laigueglia con ampi scorci panoramici su Capo Mele, si sorpassano alcuni radi pini marittimi nelle cui vicinanze sono i resti di un vecchio “casel-lone” e si raggiunge una folta pineta in località “Poggio”(h. 5,15).
(Pini marittimi)
Si scende per pochi metri per incontrare un sentiero che porta a destra e prosegue in piano fino a sbucare sull’asfalto. Si svolta a sinistra e si segue la strada fino ad un incrocio dove, risaliti alcuni metri, si imbocca, in direzione sud, il nastro di asfalto che conduce al piccolo borgo medievale di Colla Micheri (m. 163 – h. 5,45).
Vale la pena ora di salire ancora per 5 minuti (segnavia una linea retta con un punto )
e fermarsi vicino ad un vecchio mulino a vento, in un piccolo spiazzo in cui soleva venire a riposare il famoso esploratore norvegese Thor Heyerdahl e dove riposano le sue ceneri.
(Tomba di Thor Heyerdahl)
Da questo luogo si gode di una vista incomparabile su tutta la “Baia del Sole”, da Laigueglia ad Alassio, Albenga e l’isola Gallinara.
La discesa su Laigueglia da Colla Micheri si effettua ritornando sui propri passi per circa 200 m, dove si incontra un segnavia (tre punti rossi ) “strada romana” che in parte su mulattiera e in parte strada asfaltata, riporta nell’abitato di Laigueglia, Via del Carmine e Piazza De Amicis, in circa 30’.
(segue)
SENTIERI DI RACCORDO E VIE DI FUGA
Il percorso dell’ ”Alta Via Baia del Sole” può essere raggiunto o abbandonato in svariati luoghi, dove si incrociano sentieri che raggiungono Alassio o Laigueglia.
1) Sentiero Alassio - Santa Croce – Sella ovest del Monte Bignone
Partenza: dalla via Aurelia, all’altezza del passaggio a livello FS, all’estremità orientale di Alassio
Arrivo: Sella Ovest del Monte Bignone m 450.
Percorso: dal passaggio a livello si segue a sn per 50 metri e si imbocca a ds la via Julia Augusta fino al piazzale della Chiesa di Santa Croce.
Segnavia: un quadrato rosso vuoto
Dopo circa 50 m in direzione ovest su strada asfaltata, inizia il sentiero panoramico che rimonta la dorsale tra il golfo di Alassio e la conca sovrastante la Chiesetta di S. Anna ai Monti, raggiungendo la località “Sella di Armao” dove si incrocia il “Sentiero dell’Onda”.
Segnavia: un bollo rosso pieno
Seguire in direzione ovest il sentiero di “Raccordo ”Alta Via Baia del Sole” per circa 20’
Segnavia: due righe orizzontali bianca/rossa
Si incrocia un sentiero in salita che in 10’ porta alla Sella ovest del Monte Bignone e all’innesto con l’”Alta Via Baia del Sole”.
Segnavia: due righe verticali rosse
Dislivello m 450 – tempo ore 1.45 – Difficoltà: E
2) Sentiero Alassio – Madonna delle Grazie – Vegliasco - Sella di Caso
Partenza: L’imbocco del percorso è in Piazza della Chiesa Parrocchiale S.Ambrogio di Alassio.
Arrivo: Sella di Caso.
Percorso: si imbocca la strada a monte della piazza, si oltrepassa il cavalcavia pedonale sulla ferrovia, si segue brevemente la via Adelasia in direzione ovest sino a imboccare la mulattiera che porta alla frazione Madonna delle Grazie. Seguendo il segnavia, fra stradine e villette, si riprende la mulattiera fino alla frazione di Vegliasco; la si attraversa e si raggiunge la Sella di Caso, dove si incrocia l’”Alta Via Baia del Sole”.
Dislivello m. 500 – Difficoltà: E – tempo ore 1.45
Segnavia: due rombi rossi pieni
3) Sentiero Alassio – Moglio – Colletto di Moglio
Partenza: L’imbocco del percorso è sulla piazzetta antistante il Cimitero comunale.
Arrivo: Colletto di Moglio.
Percorso: si imbocca la mulattiera che, attraversando in alcuni punti la rotabile, porta alla Chiesa della frazione Moglio. Si attraversa tutta la frazione e si prosegue sulla mulattiera a monte delle case fino al Colletto di Moglio, dove si incrocia l’ “Alta Via Baia del Sole”.
Dislivello m. 450 – Difficoltà: E – tempo ore 1.30
Segnavia: una croce rossa
4) Sentiero Alassio – San Bernardo
Partenza: L’imbocco del percorso è in via Solferino, di fronte alla Chiesa S. Giovanni in via Neghelli, zona ovest di Alassio.
Arrivo: ruderi della Chiesa di S. Bernardo.
Percorso: si imbocca via Solferino raggiungendo la mulattiera che, dapprima ripida e poi più agevole, raggiunge i ruderi della Chiesa di S. Bernardo, distrutta dal terremoto di fine ‘800, dove si incrocia l’ “Alta Via Baia del Sole”.
Dislivello m. 350 – Difficoltà: E – tempo ore 1.00
Segnavia: due linee rosse orizzontali
(segue)
VARIANTE “SENTIERO DELL’ONDA”
Lasciato il percorso principale poco dopo il pilone votivo “La Madonnetta” all’altezza della segnalazione (freccia direzionale con segnavia ), oltrepassati alcuni scalini di legno, il “Sentiero dell’Onda” corre con percorso con brevi sali-scendi, quasi sempre con vista sul mare e sull’Isola Gallinara, fino sopra il Porticciolo di Alassio.
Dopo circa 45 minuti sale per pochi metri alla località Sella di Armao dove si gode di un bellissimo panorama su tutto il golfo di Alassio e Laigueglia, fino a Capo Mele.
Qui si incrociano diversi sentieri. Due scendono rispettivamente al piazzale di S. Croce e a Solva. Gli altri due sono in salita: uno porta al Monte Bignone (segnavia un cerchio rosso in campo bianco), l’altro è il raccordo per ricongiungersi al sentiero dell’Alta Via Baia del Sole (segnavia orizzontale bianco e rosso e a seguire ).